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Accogliamo i bambini che ne hanno bisogno, li aiutiamo a costruirsi un futuro indipendente, siamo parte della comunità e ne sosteniamo lo sviluppo.

Venere, 7 anni

Le educatrici non sono le mie mamme, ma mi vogliono bene, mi abbracciano, mi fanno il solletico e scherzano con me. Loro mi hanno insegnato a nuotare, ad andare sui pattini, mi hanno portato sulla neve e mi hanno regalato le calze per il mio primo spettacolo di ginnastica. Un giorno quando mi hanno fatto le treccine ero bellissima, tutto il Villaggio è venuta a vedermi.

Marte, 18 anni

Quando sono entrato nel Villaggio conoscevo qualche educatore del centro diurno. Ho accettato io di entrare nella casa accoglienza, a 16 anni. Mi hanno aiutato, ho accettato i loro consigli, mi sono impegnato e sono riuscito a terminare il corso professionale e a trovare un lavoro. Ho compiuto 18 anni e la comunità mi ha messo a disposizione un monolocale tutto per me.

Terra, 20 anni

Oggi ho 20 anni, ho un lavoro e una casa tutta mia, ma non c’è fine settimana che non passi a salutare tutti alla casa accoglienza. Sì, perché per me il Villaggio è e rimarrà per sempre casa mia. Quelle mura racchiudono dei bellissimi ricordi che mai potrò scordare. Resterà per sempre un legame indissolubile tra me e gli educatori.

Nettuno, 15 anni

Oggi mi sento bene. Sento che potrò diventare una persona importante, uno chef, o forse anche un eroe famoso, potrò diventare chiunque voglio. Ho imparato a credere nei miei sogni, nelle mie capacità, ma soprattutto in me stesso. Tutto questo grazie alla mia mamma, alla mia educatrice e a tutti i miei amici della casa accoglienza.