Servizi
residenziali
Case SOS
Le Case SOS sono disposte a corte, in contesti residenziali della cittadina di Saronno. Garantiamo sicurezza, clima positivo, relazione interpresonali (tra i bambini/ragazzi delle diverse case del Villaggio ed esterne), ma soprattutto infinito affetto e supporto. Nelle nostre Case promuoviamo sempre nuove attività, tra cui giochi sportivi nel nostro grande giardino e sperimentazioni agricole nel nostro orto.
Ogni “Casa SOS” è autorizzata al funzionamento ai sensi delle vigenti normative e può accogliere fino a 6 bambini di età compresa tra i 3 e i 10 anni.
Le figure educative presenti sono:
• 1 Educatore residenziale, con ruolo di Coordinatore
• 3 Educatori di supporto
Ogni “Casa SOS” dispone di una villetta unifamiliare di circa 200 mq, con ingresso indipendente e distinto in modo da esaltarne l’autonomia. Le Case hanno un solo piano, prive di barriere architettoniche. Vi sono sia spazi comuni sia personali, a disposizione delle bambine e dei bambini, in base alle necessità di ciascuno nelle diverse fasi che caratterizzano il percorso di crescita. Nello specifico ogni Casa è composta da:
• Zona Cucina – Pranzo – Soggiorno
• Tre camere da letto a due posti per i bambini
• Una camera da letto per le figure educative
• Tre servizi igienici completi
• Locale lavanderia
• Accoglienza residenziale del minore stabile e continuativa (per 365 giorni), all’interno di un clima positivo che favorisca il raggiungimento del benessere.
• Partecipazione attiva dei bambini alla vita dei servizi residenziali SOS e del Villaggio SOS.
• Casa adatta alle esigenze dei bambini, anche in base alle indicazioni del Pediatra.
• Vestiario adeguato, scelto in collaborazione con il bambino e, se possibile, con i genitori.
• Assistenza sanitaria tramite il Medico di base o Pediatra.
• Individuazione, se necessario ed in accordo con l’Ente inviante di riferimento, delle strutture pubbliche e/o convenzionate presso le quali eseguire valutazioni, interventi specialistici, trattamenti di sostegno e/o riabilitativi, previo coinvolgimento, dove possibile, dei genitori.
• Istruzione scolastica presso le scuole pubbliche o legalmente riconosciute.
• Inserimento in realtà aggregative del territorio in base ai bisogni e desideri del bambino (gruppi sportivi, culturali, ricreativi, ecc.) facilitando l’accesso e i collegamenti alle stesse (mezzi pubblici o privati).
• Rispetto per la cultura e la religione d’origine.
• Interazione con i propri genitori, parenti, conoscenti in base ai progetti concordati con l’Ente inviante di riferimento.
• Sostegno alla famiglia d’origine in difficoltà, al fine di favorire, laddove possibile, le competenze genitoriali nell’interesse del bambino e del suo possibile rientro nel contesto familiare.
• Accompagnamento nelle diverse fasi dell’iter giudiziario con sostegno educativo ed affettivo
1. Ammissione
Il progetto di ammissione (modalità, tempi, comunicazioni) viene concordato tra il Direttore del Villaggio SOS e l’Ente richiedente l’inserimento, in collaborazione con il Coordinatore della “Casa SOS” ed il Coordinatore pedagogico. Nella fase di inserimento vengono coinvolti, per quanto possibile, il bambino e la famiglia. L’accoglienza del bambino avviene direttamente nella Casa SOS individuata all’atto della valutazione dell’inserimento. Il Team educativo di ogni Casa SOS ha il compito di predisporre i preparativi e definire le modalità che agevolino il nuovo inserimento (coinvolgimento e preparazione dei bambini già presenti all’interno della propria Casa SOS, individuazione degli spazi interni alla casa, ecc.).
2. Progetto educativo individualizzato
Entro tre mesi dall’ingresso del minore nei nostri servizi residenziali, il Coordinatore della Casa raccoglie gli elementi utili all’elaborazione del Progetto Educativo Individualizzato (P.E.I.). Successivamente, con il supporto del Coordinatore pedagogico redige il P.E.I., con il coinvolgimento del minore, che contiene: finalità, obiettivi, modalità operative, tempi, calendario verifiche. Il P.E.I. viene elaborato e sviluppato in modo coerente con il progetto “Quadro” formulato dall’Ente inviante di riferimento del bambino/ragazzo. Ove possibile, nella realizzazione del P.E.I., viene coinvolta la famiglia del bambino (genitori, parenti).
3. Conclusione del progetto di accoglienza
La conclusione del progetto di accoglienza di un bambino/ragazzo di norma avviene nei tempi e con le modalità previste nel progetto concordato con l’Ente inviante di riferimento e, ove possibile, coinvolgendo la famiglia. Il processo di conclusione del progetto è personalizzato e graduale e comprende una preparazione del bambino/ragazzo e, ove possibile, dei suoi familiari
Casa dei Giovani
La Casa dei Giovani è situata in via M.L. King. n. 9, in un quartiere ben urbanizzato, vicina e ben collegata a scuole superiori, centro sportivo con campo da calcio, aree a verde attrezzato, stazione ferroviaria principale.
Questa Casa può accogliere fino a 9 ragazzi maschi tra i 15 e 21 anni. La struttura è autorizzata al funzionamento secondo le normative vigenti.
Le figure educative presenti sono:
• 1 Coordinatore
• 4 Educatori
La Casa dei Giovani è un Servizio del Villaggio SOS di Saronno che risponde ai bisogni di ragazzi minorenni/giovani maschi (normalmente tra i 15 e i 21 anni) in difficoltà personale, familiare e sociale che trovandosi al di fuori del proprio contesto familiare necessitano di un ambiente entro il quale si possano sperimentare familiarità e senso di comunità, per sviluppare ed incrementare le proprie competenze sociali e relazionali e per rielaborare i vissuti frustranti e fallimentari connessi al proprio passato e presente.
Nello specifico ogni Casa è composta da:
• Zona Cucina – Pranzo – Soggiorno
• Quattro camere da letto a due/tre posti per i ragazzi
• Una camera da letto per le figure educative
• Quattro servizi igienici completi
• Locale lavanderia
• Locale adibito ad ufficio
• Locale hobby e ricreazione
• Spazio verde esterno (giardino e orto)
• Autorimessa
• Accoglienza residenziale del minore stabile e continuativa (per 365 giorni), all’interno di un clima positivo che favorisca il raggiungimento del benessere.
• Partecipazione attiva dei bambini alla vita dei servizi residenziali SOS e del Villaggio SOS.
• Casa adatta alle esigenze dei bambini, anche in base alle indicazioni del Pediatra.
• Vestiario adeguato, scelto in collaborazione con il bambino e, se possibile, con i genitori.
• Assistenza sanitaria tramite il Medico di base o Pediatra.
• Individuazione, se necessario ed in accordo con l’Ente inviante di riferimento, delle strutture pubbliche e/o convenzionate presso le quali eseguire valutazioni, interventi specialistici, trattamenti di sostegno e/o riabilitativi, previo coinvolgimento, dove possibile, dei genitori.
• Istruzione scolastica presso le scuole pubbliche o legalmente riconosciute.
• Inserimento in realtà aggregative del territorio in base ai bisogni e desideri del bambino (gruppi sportivi, culturali, ricreativi, ecc.) facilitando l’accesso e i collegamenti alle stesse (mezzi pubblici o privati).
• Rispetto per la cultura e la religione d’origine.
• Interazione con i propri genitori, parenti, conoscenti in base ai progetti concordati con l’Ente inviante di riferimento.
• Sostegno alla famiglia d’origine in difficoltà, al fine di favorire, laddove possibile, le competenze genitoriali nell’interesse del bambino e del suo possibile rientro nel contesto familiare.
• Accompagnamento nelle diverse fasi dell’iter giudiziario con sostegno educativo ed affettivo
1. Ammissione
Il progetto di ammissione (modalità, tempi, comunicazioni) viene concordato tra il Direttore del Villaggio SOS e l’Ente richiedente l’inserimento, in collaborazione con il Coordinatore della “Casa SOS” ed il Coordinatore pedagogico. Nella fase di inserimento vengono coinvolti, per quanto possibile, il bambino e la famiglia. L’accoglienza del bambino avviene direttamente nella Casa SOS individuata all’atto della valutazione dell’inserimento. Il Team educativo di ogni Casa SOS ha il compito di predisporre i preparativi e definire le modalità che agevolino il nuovo inserimento (coinvolgimento e preparazione dei bambini già presenti all’interno della propria Casa SOS, individuazione degli spazi interni alla casa, ecc.).
2. Progetto educativo individualizzato
Entro tre mesi dall’ingresso del minore nei nostri servizi residenziali, il Coordinatore della Casa raccoglie gli elementi utili all’elaborazione del Progetto Educativo Individualizzato (P.E.I.). Successivamente, con il supporto del Coordinatore pedagogico redige il P.E.I., con il coinvolgimento del minore, che contiene: finalità, obiettivi, modalità operative, tempi, calendario verifiche. Il P.E.I. viene elaborato e sviluppato in modo coerente con il progetto “Quadro” formulato dall’Ente inviante di riferimento del bambino/ragazzo. Ove possibile, nella realizzazione del P.E.I., viene coinvolta la famiglia del bambino (genitori, parenti).
3. Conclusione del progetto di accoglienza
La conclusione del progetto di accoglienza di un bambino/ragazzo di norma avviene nei tempi e con le modalità previste nel progetto concordato con l’Ente inviante di riferimento e, ove possibile, coinvolgendo la famiglia. Il processo di conclusione del progetto è personalizzato e graduale e comprende una preparazione del bambino/ragazzo e, ove possibile, dei suoi familiari
Comunità Mamma Bambino
Nel servizio vengono accolti ospitati nuclei mamma bambino di età compresa tra zero e tredici anni che si trovano in uno stato di difficoltà in seguito a maltrattamenti, situazioni di violenza e abusi e che hanno bisogno di accoglienza, tutela e sostegno. È tutelata e garantita l’accoglienza delle fratrie.
La Casa Ubuntu Arcobaleno” ha a disposizione due villette unifamiliari di circa 200 mq ciascuna che non presentano barriere architettoniche e hanno ingresso indipendente ed autonomo.
Vi sono sia spazi comuni sia personali. Nello specifico la casa è composta dai seguenti ambienti:
- una zona Cucina Pranzo Soggiorno
- tre camere da letto
- una camera distinta per le figure educative
- tre servizi igienici completi
- un locale lavanderia
L’impianto urbanistico generale del Villaggio, esclusivamente pedonale, garantisce la sicurezza e la viabilità degli spazi e la disposizione a “corte” e la prossimità delle case favorisce relazioni e scambi sociali solidali tra i diversi Servizi del Villaggio. La presenza di un ampio giardino facilita le relazioni sociali e la libera espressione durante i momenti di gioco.
Ubicata in una zona residenziale ben urbanizzata, vicina e ben collegata ai pubblici servizi con scuola materna, primaria e secondaria, centro sportivo con campi da tennis, campo sportivo, piscina, aree a verde attrezzato, seconda stazione ferroviaria, il tutto entro un raggio massimo di percorrenza di 600/700 mt.
• Accoglienza residenziale della ragazza stabile e continuativa (per 365 giorni), all’interno di un clima positivo che favorisca il raggiungimento del benessere.
• Partecipazione attiva dei bambini alla vita dei servizi residenziali SOS e del Villaggio SOS.
• Casa adatta alle esigenze dei bambini, anche in base alle indicazioni del Pediatra.
• Vestiario adeguato, scelto in collaborazione con il bambino e, se possibile, con i genitori.
• Assistenza sanitaria tramite il Medico di base o Pediatra.
• Individuazione, se necessario ed in accordo con l’Ente inviante di riferimento, delle strutture pubbliche e/o convenzionate presso le quali eseguire valutazioni, interventi specialistici, trattamenti di sostegno e/o riabilitativi, previo coinvolgimento, dove possibile, dei genitori.
• Istruzione scolastica presso le scuole pubbliche o legalmente riconosciute.
• Inserimento in realtà aggregative del territorio in base ai bisogni e desideri della ragazza no (gruppi sportivi, culturali, ricreativi, ecc.) facilitando l’accesso e i collegamenti alle stesse (mezzi pubblici o privati).
• Rispetto per la cultura e la religione d’origine.
• Interazione con i propri genitori, parenti, conoscenti in base ai progetti concordati con l’Ente inviante di riferimento.
• Sostegno alla famiglia d’origine in difficoltà, al fine di favorire, laddove possibile, le competenze genitoriali nell’interesse del bambino e del suo possibile rientro nel contesto familiare.
• Accompagnamento nelle diverse fasi dell’iter giudiziario con sostegno educativo ed affettivo
1. Ammissione
Il progetto di ammissione (modalità, tempi, comunicazioni) viene concordato tra il Direttore del Villaggio SOS e l’Ente richiedente l’inserimento, in collaborazione con il Coordinatore della “Casa SOS” ed il Coordinatore pedagogico. Nella fase di inserimento vengono coinvolti, per quanto possibile, il bambino e la famiglia. L’accoglienza del bambino avviene direttamente nella Casa SOS individuata all’atto della valutazione dell’inserimento. Il Team educativo di ogni Casa SOS ha il compito di predisporre i preparativi e definire le modalità che agevolino il nuovo inserimento (coinvolgimento e preparazione dei bambini già presenti all’interno della propria Casa SOS, individuazione degli spazi interni alla casa, ecc.).
2. Progetto educativo individualizzato
Entro tre mesi dall’ingresso del minore nei nostri servizi residenziali, il Coordinatore della Casa raccoglie gli elementi utili all’elaborazione del Progetto Educativo Individualizzato (P.E.I.). Successivamente, con il supporto del Coordinatore pedagogico redige il P.E.I., con il coinvolgimento del minore, che contiene: finalità, obiettivi, modalità operative, tempi, calendario verifiche. Il P.E.I. viene elaborato e sviluppato in modo coerente con il progetto “Quadro” formulato dall’Ente inviante di riferimento del bambino/ragazzo. Ove possibile, nella realizzazione del P.E.I., viene coinvolta la famiglia del bambino (genitori, parenti).
3. Conclusione del progetto di accoglienza
La conclusione del progetto di accoglienza di un bambino/ragazzo di norma avviene nei tempi e con le modalità previste nel progetto concordato con l’Ente inviante di riferimento e, ove possibile, coinvolgendo la famiglia. Il processo di conclusione del progetto è personalizzato e graduale e comprende una preparazione del bambino/ragazzo e, ove possibile, dei suoi familiari
Casa dell'Autonomia
La Casa per l’Autonomia del Villaggio SOS di Saronno risponde all’esigenza di giovani maggiorenni, di entrambi i sessi (prioritariamente provenienti dai Servizi del Villaggio SOS) che stanno completando il proprio percorso di crescita e progetto di vita, ma non hanno ancora raggiunto una stabile autonomia. Ofriamo al giovane maggiorenne un contesto abitativo residenziale temporaneo (monolocale), entro il quale può completare il suo percorso di autonomia, l’inserimento nel contesto sociale, il consolidamento della attività lavorativa, il reperimento di un’idonea e stabile sistemazione abitativa. Parallelamente, la disposizione degli appartamenti e la presenza di parti comuni offre la possibilità di sperimentare rapporti “solidali”
Le figure educative presenti sono:
• 1 Coordinatore
• 1 Educatori
La Casa per l’Autonomia si trova in Via Bainsizza 20 – Saronno, in un quartiere ben urbanizzato, vicina e ben collegata al centro cittadino ed ai servizi di pubblica utilità (supermercato, stazione ferroviaria principale).
Nello specifico si tratta di un edificio disposto su tre piani che comprende:
• Cinque alloggi per l’autonomia, completamente arredati: quattro monolocali che possono ospitare ciascuno un/una giovane ed un trilocale che può ospitare fino a due giovani. Tutti gli appartamenti sono indipendenti.
• Servizi accessori in comune (scale – lavanderia – deposito -spazio autovetture/cicli/motocicli – piccola area verde)
- Accoglienza residenziale stabile e continuativa (per 365 giorni) in un clima sereno e positivo che favorisca il benessere
- Vitto adeguato all’età e alle esigenze del nucleo ospitato
- Partecipazione attiva dei bambini e delle mamme alla vita dei servizi residenziali SOS e del Villaggio SOS.
- Casa adattata alle esigenze dei nuclei ospitati
- Vestiario adeguato per tutti i componenti del nucleo
- Assistenza sanitaria attraverso medico di base e pediatra e fornitura dei farmaci necessari
- Individuazione, se necessaria ed in accordo con l’ente inviante, delle strutture pubbliche o convenzionate presso le quali eseguire valutazioni, interventi specialistici, trattamenti di sostegno e/o riabilitativi.
- Istruzione scolastica per i minori ospitati
- Visite protette
- Attività di mediazione all’inserimento professionale per i genitori dei nuclei ospitati
- Inserimento dei componenti del nucleo famigliare in realtà aggregative del territorio in base ai bisogni e ai desideri dei bambini e della mamma
- Rispetto della cultura e della religione di origine
- Accompagnamento nelle diverse fasi dell’iter giudiziario con sostegno educativo e affettivo
- Supporto, concordato con gli enti invianti, della Casa SOStegno pedagogico (Servizio della cooperativa con carta dei servizi dedicata a sostegno dei nuclei famigliari in difficoltà dal punto di vista educativo)
1. Ammissione:
La procedura di inserimento si attiva su richiesta dei Servizi Sociali del territorio attraverso un contatto con il direttore del Villaggio SOS di Saronno, l’assistente sociale e i due coordinatori ed in cui viene condivisa la situazione del nucleo da prendere in carico. Dopo una condivisione con l’équipe del servizio e l’analisi della documentazione inviata, verrà fissato un incontro con i Servizi Sociali per confermare la presa in carico e definire insieme tempistiche e obiettivi.
Vi sono due vincoli che compromettono l’ingresso nella struttura. Non saranno, infatti, accolte:
- situazione di dipendenze (droghe, psicofarmaci, alcol, gioco)
- disturbi psichiatrici che possono interferire con l’assetto tutelante del luogo
2. Progetto educativo Individualizzato del Nucleo:
Entro tre mesi dall’ingresso i Coordinatori del servizio (coordinatore area minorenni e coordinatore area adulti) raccolgono gli elementi utili all’elaborazione del Progetto Educativo Individualizzato del nucleo famigliare (P.E.I.N). Successivamente, con il supporto del Coordinatore pedagogico viene redatto il P.E.I.N. che contiene: finalità, obiettivi, modalità operative, tempi, calendario verifiche.
Il P.E.I.N viene elaborato e sviluppato in modo coerente con il progetto “Quadro” formulato dall’Ente inviante. Al suo interno vengono indicati i bisogni e gli obiettivi individuati per la mamma e per il bambino/ i bambini e i rispettivi tempi di verifica. Il Progetto Quadro è uno strumento che per il Villaggio SOS costituisce conditio sine qua non per l’eventuale accoglienza e progettazione.
3. Conclusione del progetto:
La conclusione di norma avviene nei tempi e con le modalità previste nel Progetto Quadro concordato con l’Ente inviante di riferimento e, ove possibile, coinvolgendo la famiglia.
Il processo di conclusione è personalizzato e graduale e comprende una preparazione di tutti i componenti della famiglia.
In casi eccezionali, ove non si ci siano le condizioni per il proseguimento del progetto, la Direzione del Villaggio SOS di Saronno, previa comunicazione in tempo debito e con motivata spiegazione all’Ente inviante di riferimento, e dopo aver preparato il nucleo famigliare provvede alla conclusione anticipata del progetto
INFO UTILI
- info@sossaronno.org
- 0296702911
- Via Piave 110, 21047, Saronno (VA)